Banche si, banche no
Banche si! Nonostante il mio professare la bontà della blockchain, credo ancora fermamente che la sua applicazione primaria non sia verso il denaro.
E’ un po’ come la fisica nucleare, la prima invenzione che ha fatto, converrete con me, che sia la peggiore mai fatta. I successivi campi di applicazione invece hanno reso un servizio maggiore con prospettive ancora migliori.
Lo stesso vale per la blockckain applicata al denaro, io vedo il rischio di creare una gabbia di schiavitù e controllo da cui non ne usciremo, ma ognuno ha le proprie idee.
Banche si, dunque. Purché si intenda un istituto che persegua lo sviluppo positivo degli individui che vi partecipano e che si attesti su servizi di conservazione e tutela del patrimonio.
Se invece intendiamo tornate all’idea originale di Amschel Rothschild, e qualche avvisaglia è emersa negli ultimi 30 anni, allora tassativamente, assolutamente e irremovibilmente no!
Meglio schiavi di una blockchain, forse spietata ma “democratica”, che schiavi di fratelli viventi mossi solo da avidità e delirio di onnipotenza, nonché da evidenti tratti di follia derivanti, si dice, dal fatto che queste famiglie per non “sporcare” il sangue con impuri, si accoppino al loro interno da centinaia di anni.
Nonostante questi aloni bui sul senso delle banche e nonostante la rivoluzione della blockchain, io rimango dell’idea che la banca sia indispensabile e spero fortemente sopravviva al cambiamento. Ci sono diversi motivi per cui ho questa visione, il più evidente è che c’è bisogno di punti di riferimento ma anche di una qualche entità che possa mettere in condivisione, conservare e proteggere i beni delle persone annullando la spinta anarchica di una collettività senza governance. Ricordo che stiamo parlando di valore, ambito in cui ad ogni latitudine ci si inventa qualsiasi mezzo per sottrarne la proprietà ad altri.
Vi immaginate se dovessero sparire le banche, dove potremmo custodire i nostri risparmi?
Vorrebbe dire un ritorno al “materasso” che nella modernità potrebbe essere la blockchain. C’è un però… Così saremmo esposti al rischio di essere rapinati un giorno si e uno anche in quanto basterebbe entrare nella nostra casa e minacciarci per ottenere la password del nostro wallet e in pochi istanti passeremo da possedere qualcosa a non avere più alcunché.
No.. Credo che l’istituto della banca abbia ancora senso e che ne possa trovare anche di nuovi e concreti, di sensi… Purché, mio Dio, si riesca a trovare un’evidenza che la follia del “Pio Rothschild” sia stata messa al bando dalla comunità ebraica e che il suo pensiero sia stato trasformato in qualcosa di più democratico e liberale.
Lo sarà? Stiamo a vedere in che modo e con quali strumenti, più o meno autoritari, cercheranno di contrastare l’avvento di valute del popolo. Gli strumenti che le banche adotteranno ci faranno capire con chi abbiamo a che fare, se con dittatori finanziari o mere entità commerciali pronte a recepire il cambiamento.